Legge di Bilancio 2018: sgravi sulle nuove assunzioni

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La nuova legge di Bilancio, valida dal 1° Gennaio 2018, prevede delle agevolazioni per le aziende che intendono assumere nuovi dipendenti a tempo indeterminato, favorendo così lo sviluppo delle imprese, l’incremento dell’occupazione giovanile e l’incentivo a restare sul territorio nazionale, aiutando maggiormente la crescita e il prosieguo “made in Italy”. Tutto questo, naturalmente, è possibile solo rispettando alcune norme che la legge stessa suggerisce.

Quali sono gli sgravi fiscali per aziende? Cosa ci dice la legge?

Innanzitutto, il beneficio si applica a tutti i datori di lavoro privati. Restano esclusi dal beneficio i rapporti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico, in relazione ai quali il quadro normativo in vigore già prevede l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta rispetto a quella ordinaria.

Possiamo suddividere i benefici in tre “step” riassuntivi

  1. Incentivo triennale a partire dalla data di assunzione pari al 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, da riparametrare e applicare su base mensile.
  2. Incentivo triennale a partire dalla data di assunzione pari al 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, sempre nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, nelle ipotesi in cui le assunzioni a tempo indeterminato riguardino giovani che, nei sei mesi precedenti, abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.
  3. Per le sole regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), , è prevista uno sgravio totale (100%) dei contributi dovuti al datore di lavoro, sempre con l’esclusione dei contributi INAIL, e fino ad un massimo di 8.060 euro annui.

Quindi, le aziende avranno uno sconto pari alla metà o addirittura totale delle tasse che spetta loro pagare nel momento in cui assumono giovani dipendenti.

Quali sono i requisiti per avere gli sgravi fiscali

I parametri fondamentali che però vanno rispettati per rientrare nella legge di bilancio sono questi:

l’assunto o il lavoratore che verrà assunto, non deve aver superato il 30° anno di età (35° anno di età solo per l’anno 2018, quindi entro e non oltre il 31/12/2018)

non abbia mai avuto contratto di lavoro a tempo indeterminato in nessun’altra azienda prima di quella in cui verrà assunto (quindi non deve mai aver lavorato a tempo indeterminato prima)

l’azienda non deve aver fatto licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi.

Il datore di lavoro voglia passare il contratto di un “già” dipendente, da apprendistato a contratto a tempo indeterminato, quindi con assunzione definitiva di quest’ultimo.

I datori di lavoro, inoltre, potranno anche assumere un lavoratore, qualora quest’ultimo abbia lasciato il lavoro precedente (non oltre i 6 mesi), scalando però i già precedenti mesi lavorativi. Per esempio, se il lavoratore è stato assunto dalla precedente azienda il giorno 1° gennaio 2017 e termina il 31 dicembre 2017 (12 mesi), venendo assunto in una nuova azienda, al nuovo datore di lavoro verrà dato il bonus dei restanti mesi di lavoro, ovvero in questo caso 24 mesi rimanenti.

Non potranno usufruire di questo esonero tasse:

ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato.

non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi.

Una grande opportunità, quindi, per le aziende di aiutare lo stato nell’eliminazione del lavoro a nero (assolutamente non a norma di legge, che comporta il rischio di salate sanzioni qualora non si assumessero dipendenti con regolare contratto) e di migliorare i loro profitti, risparmiando sulle spese delle tasse dovute e agevolando la crescita del lavoro in Italia, soprattutto al Sud.

Il nostro riassunto sulla legge di bilancio del 2018 è terminato. Ci sarebbero tante sfaccettature da considerare caso per caso, in qualità di consulenti del lavoro vi consigliamo sempre di affidare la vostra impresa ad un esperto per la gestione di tutto il personale aziendale

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