Per legge, tutti i lavoratori hanno diritto alle ferie, che sia un contratto a tempo determinato, part-time o di prova.

Naturalmente il calcolo viene prodotto in base a quanto pattuito nel proprio CCNL (un contratto di regole che disciplinano il rapporto di lavoro) .

Chi è in prova, ha diritto alle ferie al pari di chi è già stato assunto, in quanto anche la prova viene certificata da un CCNL e per questo motivo si maturano anche le ferie. Anche in caso di assenza dal lavoro certificata con valide motivazioni si possono maturare ferie.

Come si fa il calcolo delle ferie?

Il decreto legge n. 66 del 2003 prevede che ogni dipendente ha diritto a 26 giorni di ferie retribuite per 12 mesi di lavoro, le quali dovranno essere godute per almeno due settimane consecutive se richiesto dal lavoratore e per i giorni che rimangono vanno goduti entro 18 mesi dalla data di maturazione.
Bisogna però prestare sempre attenzione al proprio contratto di lavoro in quanto possono avere una diversa distribuzione di ore e un diverso consumo di quest’ultime durante il mese/anno.

Facciamo un esempio di come calcolare le ferie maturate per un CCNL di un dipendente: premesso che ci sono vari casi, a seconda dei vari CCNL, ma il minimo previsto è di 26 giorni in 1 anno.

E se sono stato  assunto da meno di 1 anno? è sufficiente dividere il numero di giorni di ferie previsti dal contratto collettivo nazionale (CCNL)  per 12 mesi (un anno) ed il risultato viene moltiplicato con il numero di tempo dal momento dell’assunzione fino al momento del periodo lavorativo, e si otterranno così i giorni/ore esatti di ferie retribuite che spettano al lavoratore per legge.

Esempio: il mio periodo lavorativo è di 8 mesi, supponiamo che le ferie previste dal proprio ccnl siano 26 giorni (il minimo garantito), il calcolo è il seguente:
(26:12) * 8
quindi divido i giorni di ferie previste dal mio contratto per 12 mesi e li moltiplico per la durata del mio periodo lavorativo.

Per un contratto part-time orizzontale e verticale, il calcolo è esattamente lo stesso, ma la retribuzione va in base all’orario di lavoro svolto;
per un contratto part-time misto, invece, le ferie vengono calcolate solo in base alle ore effettive di lavoro svolte.
In caso di assenza dal lavoro, si maturano ferie per i seguenti motivi: Maternità, infortunio o malattia, esercizio presso seggi elettorali, permessi retribuiti (come in caso di accompagnatori di legge 104).

Quando non ho diritto a delle ferie? Quando non mi spettano?

Ci sono casi in cui le ferie non maturano, questi casi sono: congedo parentale, malattia di un familiare, malattia o infortunio oltre i tempi prestabiliti, congedi straordinari per familiari disabili, aspettative per ricoprire cariche pubbliche e/o sindacali, cassa integrazione a zero ore.

Molti si chiederanno, invece, è possibile monetizzare le ferie di cui non si è fatto usufrutto? La risposta generalmente è no, salvo per alcuni casi eccezionali come: conclusione del contratto di lavoro, periodi di ferie extra al di fuori di quelli stabiliti e offerti dalla legge e dal proprio contratto, mancato godimento delle ferie per ragioni aziendali, trasferimento all’estero o riformulazione del proprio contratto di lavoro.

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